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La Storia

Le origini


Vigne del Bosco Olmè è un’azienda vinicola a conduzione familiare che risale al 1922 quando il Sig. Romano Bragato e sua moglie Maria comprarono un piccolo appezzamento di terreno vicino a Cessalto (TV), e vi costruirono un fattoria, una stalla e una cantina.

Fin da subito Romano si rese conto che quel suolo, ricco in limo, sedimenti di argilla calcarea e carbonato di calcio, era particolarmente adatto alla coltivazione della vite e, con genuina passione e dedizione, iniziò a piantare e coltivare i primi filari di Merlot e Verduzzo.

L'evoluzione


Alla fine degli anni 60 il figlio Giuseppe si unì al padre e iniziò un piccolo business vendendo il vino in damigiane non solo ai consumatori privati ma anche ai grossisti locali.

A partire dagli anni 80 la “Bragato Giuseppe & Figli” cominciò a vendere il vino in bottiglia: il 1982 è la prima annata di vino imbottigliato. Da allora l’attività ha subito un graduale ma costante processo di crescita e miglioramento.

Ma il vero cambiamento si ebbe nel 1997 quando la Bragato & Figli si trasformò in “Vigne del Bosco Olmé”, guidata dal nipote di Romano, Vittorino, che sta oggi portando avanti il sogno del nonno con rinnovata passione ed entusiasmo. Il nuovo nome della tenuta fu scelto per onorare il bellissimo e prezioso bosco locale “Olmè”, che contorna e protegge i vigneti.

Con Vittorino hanno luogo importanti cambiamenti: il diradamento dei grappoli per migliorare la qualità delle uve diventa un “MUST” e il portafoglio vino si arricchisce fino a ricomprendere vini di qualità affinati in legno e il primo vino passito proveniente da uve verduzzo.

Nel 2002 procede con l’ampliamento dei vigneti, la costruzione della nuova e più ampia cantina, il rinnovo degli equipaggiamenti.

Oggi


“Oggi la nostra azienda vinicola è ancora un’azienda a conduzione familiare – spiega Vittorino – e rappresento la terza generazione di vignaioli. Io e mia moglie Donatella, prezioso aiuto e sostegno, siamo molto soddisfatti dei buoni risultati ottenuti negli anni. Tutti apprezzano i nostri sforzi e riconoscono il sacrificio, la passione e il duro lavoro che sta dietro ogni singola bottiglia di vino. Questo ci rende veramente felici e orgogliosi del nostro lavoro. Le nostre porte sono sempre aperte a tutti: amici, clienti, turisti o semplicemente amanti del buon vino. Alla salute!”

Il Territorio


Nelle vaste e assolate pianure del Piave si estende ancor’oggi per circa 27 ettari il millenario Bosco Olmè. I 9 ettari di terreno che si estendono a ridosso del bosco, sono ricchi di sedimenti di argilla calcarea e carbonati di calcio che si adagiano sopra a quello che un tempo era il margine orientale della laguna veneta. Un sottosuolo particolarmente ricco di sali, ideale per dare origine a interessanti vini dalla spiccata mineralità.

In questo particolare terroir si estendono i nostri vigneti coltivati con passione e amore da 3 generazioni.

La Produzione


L’azienda lavora in perfetta simbiosi con l’ambiente circostante, seguendo sistemi di lotta guidata ed integrata che permettono un minor uso di fitofarmaci.
 Non vengono usati diserbanti, le lavorazioni sono solo meccaniche e le concimazioni sono fatte con humus auto prodotto dagli scarti di lavorazione aziendale (raspi, vinacce, tralci macinati, fogliame ecc.)

Le uve sono raccolte rigorosamente a mano, vengono vinificate nella nostra cantina dove tradizione, esperienza e la creatività del vignaiolo danno vita a vini profumati e di carattere, espressioni autentiche del nostro territorio.

La Cantina


Una filosofia aziendale tesa a salvaguardare la qualità a scapito della quantità, che consente una produzione vinicola limitata e controllata, a testimonianza dell’impegno profuso dall’azienda per soddisfare al meglio il consumatore.

È possibile acquistare nel punto vendita oltre che effettuare degustazioni guidate e visite in cantina con descrizione dei processi di vinificazione.

Inoltre l’attiguo bosco Olmè offre possibilità di escursioni con osservazione della fiorente flora e fauna presenti in questo S.I.C. (sito di importanza comunitaria),ultimo esempio dell’antichissima foresta perilagunare SILVA MAGNA sacra ai Romani.